Circular Economy. E’ questo il paradigma che ha ispirato la nuova Strategia Europea 2030 per la gestione dei rifiuti. L’obiettivo di fondo, infatti, è quello di incentivare le politiche per il riuso ed il riciclo, favorendo la creazione di posti di lavoro e i processi di specializzazione intelligente delle imprese UE.
Nello specifico, la nuova policy prevede:
- l’aumento al 70% di rifiuti urbani riciclati entro il 2030 e all’80% per gli imballaggi;
- lo stop alle discariche per i materiali riciclabili;
- la riduzione del 30% dei rifiuti alimentari.
Entro il 2030 gli Stati Membri dovranno assicurare che lo smaltimento in discarica interessi al massimo il 10% dei rifiuti urbani (familiari e di piccole imprese); allo stesso modo, inoltre, dovranno essere studiate ed adottate al più presto misure rilevanti in grado di impedire lo smaltimento dei rifiuti nel sistema marino.
Obiettivi estremamente ambiziosi che, secondo le stime, porteranno ad una sensibile riduzione delle emissioni di gas a effetto serra (-440 milioni di tonnellate da qui al 2030), alla creazione di circa 600 mila nuovi posti di lavoro e ad un risparmio annuo di 72 miliardi di euro per le imprese europee grazie a un uso più efficiente delle risorse e alla riduzione degli oneri amministrativi.
La Direttiva UE è al momento al vaglio della Commissione Ambiente del Senato, la quale esprimerà un parere al governo che si dovrà poi occupare del suo recepimento.
La riforma in questione apre scenari ed opportunità di business interessanti. Per maggiori informazioni al riguardo continua a seguirci su Facebook e su Ecopraxi.it e fissa subito un colloquio gratuito con un nostro esperto.
Contatti
Responsabili commerciale: Vincenzo Lagrutta | v.lagrutta@ecopraxi.it
Tel: 0971 472035