Sono sempre di più le aziende che purtroppo, per carenza di tempo o addirittura di informazioni, tendono a sottovalutare l’importanza di una corretta gestione di tutti gli adempimenti tecnici ed amministrativi connessi alla salute e alla sicurezza sui luoghi di lavoro.
Tali inadempienze, secondo quanto recentemente pronunciato dalla Corte di Cassazione, possono configurare reato nel caso in cui vi siano contestualmente i seguenti elementi:
- specifica richiesta di informazioni da parte dell’organo di vigilanza;
- la richiesta di cui al punto 1 sia stata eseguita legalmente;
- da parte del soggetto al quale la richiesta è stata rivolta non vi sia una risposta o lo stessa sia priva degli elementi e dei dati richiesti o scientemente errati.
Nello specifico la Corte di Cassazione ha ricordato che in giurisprudenza si ritiene che l’Ispettorato del Lavoro, nell’esercizio del potere di informazione strumentale, “possa stabilire il contenuto, il tempo ed il luogo dell’adempimento dell’obbligo avente per oggetto le informazioni richieste e che queste ultime possono consistere in semplici notizie, ma anche nell’esibizione di documentazione necessaria per la vigilanza sull’osservanza delle disposizioni in materia di lavoro, previdenza sociale e contratti collettivi di categoria”.
Prevenire situazioni di inadempienza e gestire al meglio questi delicati controlli è dunque fondamentale.
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